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Pillola Sub n° 005

Ed eccoci arrivati al Galeazzi. Chi si è occupato di subacquea professionale o storica non può che aver incontrato questo nome. Roberto Galeazzi nacque a Livorno nel 1882 e fondò una delle più importanti aziende del settore chiamata, molto umilmente: “Ditta Roberto Galeazzi, Apparecchi per lavori subacquei a qualsiasi profondità”. Il cavaliere, comunque, alla fine aveva ragione. Riuscì a progettare e costruire praticamente tutto quello che serviva per andare sott’acqua, oltre allo scafandro elastico, realizzò, fra le altre cose, torrette butoscopiche e i primi scafandri rigidi articolati. Espanse, così, i limiti dell’esplorazione e dell’operatività subacquea. Tornando a noi, anche nel campo degli elmi da palombaro apportò delle innovazioni: suo è, infatti, il modello 1905 secondo tipo. Forse il modello più longevo e conosciuto di elmi da palombaro. Nella foto sopra si possono notare i caratteristici oblò rotondi, con griglia a croce, e la valvola di flusso, sul collare. Con questa valvola, il palombaro, poteva controllare il flusso d’aria in arrivo allo scafandro, cosa molto utile quando si operava con compressori. Sempre della Galeazzi sono gli elmi modello Gran Luce, dotato di un oblò frontale di diametro maggiorato, e il Titano, dotato di un’ingegnosa flangia ad anello con la quale la testa si agganciava al collare.

🖋by @AlessandroNucci
📚 Vitale e Betrò, 2012, Palombari della marina militare italiana. 1849-2009 160 anni di storia dei subacquei della marina militare italiana dalla nascita della scuola Palombari